Come scegliere un rubinetto da cucina

Tra gli elementi che compongono le nostre cucine, il rubinetto è sicuramente uno di quelli che usiamo con maggior frequenza. Il modello che sceglieremo, di conseguenza, non dovrà solo permetterci di regolare facilmente il flusso e la temperatura dell’acqua, ma anche essere resistente e adatto all’utilizzo che intendiamo farne.
Notiamo anche che le ultime innovazioni tecnologiche hanno portato allo sviluppo di rubinetti da cucina azionabili a distanza, di rubinetti a risparmio idrico e/o energetico, nonché di modelli in grado di purificare l’acqua erogata.

Rubinetti da cucina: vedi i prodotti

  • Rubinetto da cucina: quale scegliere?

    Gli aspetti da prendere in considerazione per scegliere un rubinetto da cucina sono diversi. I più importanti sono il tipo di rubinetto e di posa, il materiale di fabbricazione e le eventuali funzionalità accessorie.

    Su ArchiExpo, che presenta una vasta selezione di rubinetti da cucina, per prima cosa sceglieremo tra miscelatori monocomando e a doppio comando, e proseguiremo poi con la scelta del materiale. Potremo anche optare per un modello personalizzato, da realizzare su misura.

    Per aiutare il lettore a identificare il rubinetto da cucina più adatto alle sue esigenze, questa guida è divisa in cinque sezioni:

    1. Tipo di rubinetto
    2. Materiale
    3. Beccuccio e numero di fori
    4. Funzionalità di risparmio idrico ed energetico
    5. Nuove tendenze
  • Miscelatore monocomando o a doppio comando?

    I miscelatori possono avere uno o due comandi. Nel miscelatore a doppio comando, l’acqua calda e fredda sono regolate separatamente usando due manopole o due leve separate.

    Alcuni miscelatori hanno anche una doccetta estraibile, molto pratica, soprattutto per sciacquare i piatti e lavare le verdure. Per finire, i miscelatori dotati di valvola di miscelazione ad alta precisione, essendo in grado di evitare gli sprechi d’acqua, rappresentano sicuramente un’ottima scelta.

    Ma quali sono i principali vantaggi e svantaggi dei miscelatori monocomando e bicomando?

    1. Miscelatore monocomando

    Il fatto che questi miscelatori abbiano una sola leva per regolare facilmente sia la temperatura che il flusso li rende senza dubbio pratici e facili da usare. La loro installazione, inoltre, è decisamente più veloce. Con l’uso, tuttavia, i miscelatori monocomando tendono a presentare delle perdite prima di quanto accada solitamente con i miscelatori bicomando. Da un punto di vista estetico, le loro linee moderne sono particolarmente adatte alle cucine in stile moderno.

    1. Miscelatore a doppio comando

    Come indicato dal loro nome, i miscelatori a doppio comando, o bicomando, presentano due comandi, più precisamente due manopole oppure due levette, una per l’acqua calda e una per l’acqua fredda. Poiché l’utilizzatore dovrà usare entrambe per ottenere la temperatura e il flusso desiderati, questi modelli sono meno pratici rispetto ai miscelatori monocomando. La loro installazione può richiedere più tempo, sebbene sia più semplice, e non richiede necessariamente l’intervento di un professionista. I miscelatori a doppio comando sono i rubinetti tradizionali per eccellenza e trovano largo impiego in molte cucine professionali.

    Miscelatore monocomando ROCA

    Miscelatore monocomando ROCA

    Miscelatore a doppio comando Armando Vicario

    Miscelatore a doppio comando Armando Vicario

  • Quale materiale scegliere per un rubinetto da cucina?

    La scelta del materiale del rubinetto da cucina è di grande importanza, in quanto è da esso che dipenderà la durata di vita del rubinetto stesso. I miscelatori da cucina vengono realizzati anche in ceramica, vetro e materiali compositi, ma i più venduti sono quelli fabbricati in metalli resistenti, come il cromo, solitamente lucido, il bronzo e il nichel, generalmente satinato. 

    Il cromo è il materiale più facile da pulire ed è resistente, il che spiega perché, nonostante il prezzo relativamente elevato di questo materiale, i rubinetti da cucina in metallo cromato trovino largo impiego nelle cucine professionali. I miscelatori da cucina in nichel, dal canto loro, possono avere una finitura spazzolata, inossidabile o satinata. Il nichel è un materiale resistente, ma su cui l’acqua e le dita lasciano facilmente dei segni. Per questa ragione i rubinetti in nichel dovranno essere puliti regolarmente. I miscelatori da cucina in bronzo, per finire, per via del loro colore brunastro, trovano impiego anche nelle cucine domestiche in stile rustico. Chi desideri acquistare un rubinetto di bronzo spendendo meno potrà optare per un rubinetto di bronzo con rivestimento epossidico, più conveniente. 

    Materiali di fabbricazione più usati:

    • Cromo
    • Nichel
    • Bronzo
  • In che modo la forma del becco e il numero e la dimensione dei fori incidono sull'erogazione dell'acqua?

    La forma del rubinetto o, più precisamente, del beccuccio di erogazione, deve essere scelta in base alle dimensioni e alla forma del lavandino. A seconda del modello, per installare un miscelatore da cucina dovremo praticare uno, due, tre o quattro fori nel piano di lavoro o nel lavello stesso, e per ottenere un flusso d’acqua adeguato dovremo valutare la dimensione dei fori da praticare e il livello di pressione dell’acqua nella nostra cucina. La scelta delle dimensioni del beccuccio, invece, verrà fatta prendendo in considerazione l’altezza disponibile sopra il lavello e la superficie nonché la forma del lavello stesso.

    Prima di procedere all’acquisto di un rubinetto sarà necessario valutare anche la pressione dell’acqua del nostro impianto. Alcuni modelli di rubinetto, ad esempio, richiedono una pressione minima di 0,1 bar. Qualora la pressione in cucina sia bassa, potremo optare per rubinetti da cucina in grado di aumentare la pressione, il cui costo non è elevato.

    I miscelatori sono costituiti da un corpo principale la cui estremità di erogazione è detta, come abbiamo già visto, becco o beccuccio. A seconda della configurazione del lavello e delle esigenze dell’utente è possibile scegliere tra diversi tipi di beccucci. Se il lavandino è largo, ad esempio, opteremo per un beccuccio lungo, se invece è poco profondo, optare per un beccuccio alto, che permetterà di mettere più piatti e pentole più grandi sotto il rubinetto. Per finire, qualora dietro il lavello ci sia una finestra, opteremo per un becco basso, che non intralci l’apertura e la chiusura della finestra.

  • Come risparmiare acqua ed energia con il rubinetto della cucina?

    Per ridurre il consumo d’acqua, oltre a fare attenzione alla portata d’acqua erogata, sarà essenziale evitare le perdite e, qualora se ne verifichino, provvedere a riparare subito il guasto.

    Qui di seguito alcuni consigli che vi aiuteranno a risparmiare acqua ed energia. 

    1. Ispezionare le guarnizioni e le valvole. Assicuratevi che guarnizioni e valvole siano in buone condizioni e che funzionino correttamente per evitare perdite e quindi sprechi d’acqua. 
    2. Regolare bene la temperatura dell’acqua per non sprecare energia inutilmente. Nel caso dei miscelatori, è preferibile usare una sola manopola alla volta, sia per risparmiare acqua che energia.
    3. Installare un aeratore. Invece di acquistare un rubinetto da cucina che consuma meno, è possibile installare un aeratore nell’impianto idraulico del rubinetto già esistente. L’aeratore miscela l’aria con l’acqua e ciò riduce significativamente il consumo di acqua senza ridurre la forza del getto.
    4. Preferire rubinetti da cucina ad alta efficienza idrica ed energetica. Sul mercato sono apparsi modelli tecnologicamente innovativi che segnalano il consumo d’acqua e lo stato di usura dei filtri e che contribuiscono a razionalizzare il consumo d’acqua ed energetico. Un’altra innovazione tecnologica in questo settore sono i miscelatori con sensori a infrarossi, che possono essere aperti avvicinando le mani al sensore, senza contatto.
    5. Optare per un miscelatore termostatico. La portata media di un rubinetto da cucina è di 12 litri al minuto. Tuttavia, è possibile ridurre questo consumo con un miscelatore termostatico, che non solo permette di raggiungere la temperatura desiderata più velocemente rispetto a quanto farebbe un miscelatore convenzionale, ma anche di mantenere tale temperatura, in quanto regola automaticamente la miscela di acqua calda e fredda.
  • Ultime tendenze

    I progressi tecnologici hanno portato, per esempio, alla creazione di miscelatori da cucina dotati di sensori, che permettono di azionare il miscelatore senza contatto. Qui di seguito alcune delle ultime tendenze in fatto di rubinetteria da cucina:

    • Attivazione a distanza, grazie ad appositi sensori e a un’applicazione installata sul cellulare o sul portatile. 
    • Sensori tattili di nuova generazione (capacitivi), per regolare simultaneamente il flusso e la temperatura dell’acqua.
    • Design moderno e nuove finiture, come l’ottone spazzolato e l’oro rosa. Marche come Kohler ora propongono rubinetti da cucina con nuove finiture, create tramite un processo di deposizione fisica da vapore, che impediscono la comparsa di graffi e macchie.
    • Rubinetti da cucina con funzioni aggiuntive, come possono essere un getto d’acqua ultrapotente per rimuovere lo sporco difficile o un becco di erogazione che ruota a 360º. Alcuni rubinetti permettono peraltro di alternare getto normale e getto a doccia, mentre altri ancora sono dotati di un soffione estraibile integrato che, dopo essere stato utilizzato, ritorna progressivamente all’interno del beccuccio grazie ad un sistema magnetico.
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