Come scegliere un divano

Il divano, detto anche sofà o canapè, è un elemento fondamentale dell’arredamento e ha diverse funzioni: arreda il nostro soggiorno, offre una seduta comoda agli ospiti che ci fanno visita, è associato indissolubilmente ai momenti di relax casalingo. Un divano, quindi, deve coniugare estetica e comfort e, a volte, è l’aspetto stesso del divano a suggerire quanto sia confortevole.

Su ArchiExpo i divani sono suddivisi in categorie, principalmente in base al tipo (lineari, componibili, divani letto, ad angolo, compatti, a mezza luna, rotondi), alle loro caratteristiche (reclinabili, con poggiatesta, con vano portaoggetti, ecc.) e allo stile (contemporaneo, classico, stile d’epoca).

Ricordiamo però che oggigiorno il divano è molto più di una semplice “seduta”. Sempre più spesso, infatti, l’industria applica le nuove tecnologie alla loro fabbricazione per creare mobili decisamente polifunzionali. Sul mercato, ad esempio, è sempre più facile trovare divani “intelligenti”, o “connessi”, o divani con caricabatterie integrato.

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  • Divani: quale scegliere?

    Divano COMPONIBILE MODULARE MAXALTO

    La scelta di un divano non dipende solo dal gusto personale, ma anche da aspetti pratici della vita quotidiana. Se avete bambini piccoli, ad esempio, un divano in velluto bianco non farà certo al caso vostro! D’altra parte, se abitate in un monolocale, è probabile che non abbiate lo spazio necessario per un divano ad angolo.

    Il divano è spesso l’arredo principale di un soggiorno: è su di esso che ci sediamo o ci sdraiamo per goderci un momento di relax, guardare un bel film o leggere un libro. Ed è sul divano che si siedono gli amici che ci fanno visita, amici che potrebbero finire per dormire da noi… sul nostro divano-letto. Un sofà, insomma, è un arredo indispensabile non solo per la nostra famiglia, ma anche per chi ci viene a trovare.

    Per scegliere il modello che fa al caso nostro, di conseguenza, dovremo valutare diversi fattori, come:

    • Lo spazio disponibile
    • La forma della stanza, la localizzazione di porte e finestre e l’arredamento esistente
    • Il numero di posti a sedere di cui abbiamo bisogno
    • Il tipo di rivestimento che preferiamo
    • La necessità di un letto supplementare e la sua frequenza d’uso
    • La facilità di pulizia
    • Il budget a nostra disposizione
  • Quali dimensioni scegliere?

    Divano moderno BAXTER

    Il primo criterio di scelta per un divano sono sicuramente le sue dimensioni, ossia lo spazio che andrà ad occupare. Per prima cosa, dovremo quindi prendere le misure dello spazio a nostra disposizione e confrontarle con le dimensioni dei divani che ci interessano. A questo proposito è opportuno ricordare che, poiché i negozi di mobili sono generalmente molto grandi, i mobili esposti possono sembrare più piccoli di quanto non siano in realtà.

    • A seconda dello spazio disponibile, potremo dunque valutare l’acquisto di un divano a due, tre o più posti ancora, se non addirittura a sei posti.
    • Per quanto riguarda la forma, invece, dovremo chiederci se preferiamo, ad esempio, un divano ad angolo o un modello più classico.
  • Quale tipo di divano scegliere?

    Divano ad angolo LONGHI

    Il secondo criterio di scelta in ordine di importanza è l’uso a cui il divano è destinato e, in questo senso, la scelta dipenderà molto dal nostro stile di vita. Chi ha bisogno di un letto in più, per esempio, sceglierà un divano letto, mentre nelle case in cui vivono bambini piccoli o animali domestici si opterà per un divano fabbricato in materiali resistenti e antimacchia. Avete bisogno di più spazio per sistemare cose e oggetti personali? Le soluzioni sono diverse e vanno dai braccioli dotati di comode tasche portaoggetti ai vani contenitori nascosti nel modulo “chaise longue” dei divani ad angolo, in cui è possibile riporre coperte, lenzuola e cuscini.

    • Divano lineare: è il modello più classico, adatto alla maggior parte degli ambienti. I divani lineari hanno solitamente 2, 3 o 4 posti, ma esistono modelli con ancora più posti a sedere, nonché modelli con configurazione a divano-letto.
    • Divano ad angolo: può essere sistemato contro il muro o utilizzato per dividere un grande ambiente in due spazi distinti. Esistono sul mercato modelli con angolo a destra, a sinistra, nonché modelli composti da due elementi separati in maniera che il cliente possa scegliere tra angolo a destra e a sinistra. Anche i divani ad angolo esistono sul mercato nella configurazione divano-letto.
    • Divano componibile: permette di combinare più moduli per creare un divano che risponda a diverse esigenze e/o situazioni. La maggior parte dei divani componibili sono composti da due o tre sedute. Alcuni modelli, inoltre, includono una poltrona da relax in cui un meccanismo manuale o elettrico permette di reclinare il poggiatesta e lo schienale e/o di sollevare l’elemento poggiagambe e il poggiapiedi.
    • Divano a mezzaluna o semicircolare: viene scelto principalmente per rispondere a particolari esigenze estetiche e di stile. È anch’esso disponibile in varie dimensioni.
    • Divano rotondo: è formato da un unico pezzo, oppure da due o quattro moduli.
    • Divano letto: ideale per un primo appartamento o qualora lo spazio a disposizione sia ridotto, può essere utilizzato come letto principale o come letto per gli ospiti. Le dimensioni variano tra 90×190 cm e 160×200 cm (per 1 o 2 persone).
  • Quale struttura e sistema di sospensione scegliere?

    Il telaio è la struttura completa, l’ossatura che dà forma al divano, ed è composto dai piedi, i braccioli, lo schienale e la seduta. Nella maggior parte dei casi è realizzato in legno o metallo. Il metallo è particolarmente indicato per la realizzazione di strutture reclinabili con posizione relax, per le quali invece non potrà essere usato il legno massiccio, come ad esempio il pino, nonostante la sua resistenza. In generale la struttura è completata da pannelli di compensato, truciolare o fibre di legno che, per garantire una buona resistenza, dovranno avere uno spessore superiore a 15 mm.

    Per quanto riguarda l’assemblaggio, la pinzatura è il metodo più affidabile e rimane quello più comunemente usato. Sul mercato, tuttavia, esistono modelli i cui elementi sono assemblati non solo tramite pinzatura, o aggraffatura, ma anche mediante incollatura. Qualora scegliate un divano letto, e soprattutto se prevedete di aprirlo frequentemente, dovrete prestare particolare attenzione al meccanismo di apertura. A questo proposito, ricordiamo che esistono tre tipi principali di apertura, ognuno dei quali rappresenta una soluzione particolarmente idonea per una determinata frequenza d’uso.

    • Per un uso quotidiano, vi consigliamo di optare per un divano che si apre direttamente, senza che sia necessario rimuoverne i cuscini. Questi modelli sono generalmente più cari.
    • Per un uso frequente, potrete scegliere un modello in cui togliere i cuscini dello schienale sia sufficiente per aprire il divano, mentre quelli della seduta rimangono fissati al telaio.
    • Per un uso occasionale potranno fare al caso vostro anche i divani letto che possono essere aperti solo dopo la rimozione dei cuscini di seduta e schienale. Questi modelli sono senza dubbio meno pratici ma più economici.

    Il sistema di sospensione, invece, serve a sostenere i cuscini sia dello schienale che della seduta, i quali subiscono la pressione esercitata dalla o dalle persone che, rispettivamente, vi si siedono sopra e vi si appoggiano contro. Il sistema di sospensione, di conseguenza, è l’elemento che, più di tutti, determina il livello di comfort di un divano. Per quanto riguarda la seduta, la sospensione può essere garantita da un sistema di cinghie o di molle.

    Cinghie: questo sistema garantisce un comfort uniforme su tutta la seduta. Le cinghie elastiche, larghe da 5 a 8 cm, vengono tese e cucite su una superficie piana dopo essere state intrecciate tra loro per garantire una maggiore resistenza. Poiché le molle sono difficili da installare negli angoli, nei divani ad angolo il sistema di sospensione è quasi sempre costituito da cinghie.

    Molle: questo sistema offre un supporto indipendente nella misura in cui ogni molla reagisce separatamente alla pressione esercitata su di essa. Le sospensioni a molle si distinguono inoltre per una notevole resistenza nel tempo, dovuta all’elasticità di lunga durata delle molle stesse. Le molle possono essere suddivise in diversi tipi, tra cui le molle classiche a spirale, le molle sospese piane di tipo Formed Wire e le molle a rete metallica, o Pullmaflex. Quelle che più si distinguono in termini di qualità, tuttavia, sono le molle insacchettate e le molle a zig zag, capaci di mantenere la loro forma più a lungo, anche dopo un uso intensivo. Per lo schienale, che è soggetto a una pressione decisamente inferiore rispetto alla seduta, viene generalmente utilizzato un sistema a bande elastiche, ma esistono anche schienali sprovvisti di un vero e proprio sistema di sospensione e la cui struttura è costituita semplicemente da un pannello in truciolato o in fibre di legno.

  • Quale imbottitura scegliere?

    Per imbottitura si intende il materiale che costituisce l’anima dei cuscini di schienale e seduta. Il comfort e la solidità del divano dipendono fortemente dal tipo e dalla qualità dell’imbottitura.

    Ogni tipo, infatti, ha proprietà specifiche. La schiuma poliuretanica, per esempio, è la più consigliata per la sua alta densità (tra 30 e 35 kg/m3) e, poiché offre un maggiore comfort, è anche il materiale più comunemente usato per i cuscini della seduta.

    La schiuma di polietere a bassa densità (tra 20 e 25 kg/m3), invece, viene utilizzata principalmente per i cuscini dello schienale, come rinforzo per quelli della seduta, nonché talvolta per rivestire il telaio e arrotondare gli spigoli più vivi. Per quest’ultimo utilizzo può venir sostituita con l’ovatta, che ha una densità compresa tra 200 e 500 g/m3 e offre maggiore morbidezza.

    Per aumentare ulteriormente il comfort, in alcuni divani viene posto uno strato di piume tra il blocco di schiuma centrale che costituisce l’anima del cuscino e il rivestimento esterno.

    Per finire, anche la schiuma in fiocchi rappresenta un’opzione in fatto di materiali di riempimento, soprattutto per chi abbia a disposizione un budget ridotto, e trova impiego spesso come imbottitura dei cuscini.

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